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al testo di Rosetta Sacchi
All’inizio pensi sia la luce
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All'inizio pensi sia la luce a dare nuova vita alla speranza I pensieri si ricompongono compatti pezzi unici di un immenso mosaico Ma accade anche di notte che sia giorno in quei brevi viaggi in cui tu appari _che la mente compie ignara_ e di vite future mi novelli e del dolce naufragare nel mare calmo del silenzio.
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Rosetta Sacchi
- 17/03/2021 17:45:00
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Mi piace la chiave di lettura ed il viaggio esplorativo di Emanuela Lazzaro. Anche a me è venuto in mente quel mare calmo della sera di Bocelli, ma il naufragare di Leopardi ha avuto la meglio nel processo creativo di questa lirica. Un caro saluto Emanuela.
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Rosetta Sacchi
- 17/03/2021 17:39:00
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Ringrazio Dedalus per la sua lettura e per aver saputo cogliere quel mix ermetico in questo mio testo poetico. Un caro saluto
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Emanuela Lazzaro
- 16/03/2021 22:07:00
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Ho letto in un blog alcuni passi della tua storia: spesso amo capire che vissuto cè dietro un pensiero contenuto e stretto da un insieme di parole e suoni. Ci sono momenti più o meno lunghi, spesso complessi nei quali è difficile ragionare perché la quotidianità ci incalza, forse mette alla prova la nostra resistenza e come qualcuno in passato ha detto, "quello che non mi uccide mi fortifica". Chissà forse questo tuo componimento è lennesima conferma che la tua resilienza ha pienamente retto in molteplici circostanze seppur ad altalenanti fasi di vita, ma forse ciò non basta più ad un anima che ama a volte lasciarsi andare nel mare calmo del silenzio ( non lo so ma questo verso mi ha fatto pensare oltre che a Leopardi, ad una delle mie canzoni preferite di un tempo, "il Mare calmo della sera" di Andrea Boccelli...).
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Dedalus
- 16/03/2021 21:06:00
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La caratteristica peculiare ed originale della poetica di questa poetessa è quella di riuscire a miscelare la tendenza allautobiografia alla descrittività creando un mix ermetico che molto spesso non è facile decriptare. Così in questa lirica intravediamo nellincipit una radiosità tutta particolare in quel "Allinizio pensi sia la luce/a dare nuova vita alla speranza", radiosità che subito rientra colorando di verde linteriorità che "ricompone i pensieri" come fossero tessere di un puzzle. Dopo lesplosione di un siffatto incipit torna a riapparire come "deus ex machina" una figura iridescente a render "giorno" anche la notte quando i sogni, metaforizzati come "brevi viaggi", diventano realtà... Lirica che spazia in un mondo tra il reale e lirreale, ascendendo ad un podio che solo pochi riescono a guadagnare. Molto, molto bella.
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